Il 4 Marzo 2023 è la Giornata internazionale contro l’HPV, istituita nel 2018 dall’International Papillomavirus Society (IPVS).
Per questa ricorrenza abbiamo lanciato una campagna per sensibilizzare e ampliare la conoscenza dei rischi associati al Papilloma Virus (HPV) e delle strategie di prevenzione contro i tumori e altre patologie HPV-correlate.

Per sottolineare l’importanza di prevenire l’infezione e contrastare la persistenza, fase dell’infezione in cui l’HPV persiste per qualche anno fino, eventualmente, a progredire favorendo l’insorgenza di lesioni precancerose, abbiamo dato un ulteriore significato all’acronimo HPV:

H – HOW: come e chi colpisce, come prevenirlo attraverso lo screening e la vaccinazione, la sensibilizzazione, l’educazione sessuale.
P – PERSISTENCE: per spiegare il ruolo che ha la persistenza in questa infezione.
V – VIRUS: per descrivere le caratteristiche dell’infezione.

I numeri dell’HPV

Sono 3 gli elementi fondamentali per prevenire l’HPV:

1. Screening e vaccinazione: sono le azioni più efficaci per proteggersi dalle alterazioni provocate dal virus. Mentre per gli uomini al momento è assente un test di screening dell’infezione, per le donne è fondamentale aderire ai programmi di screening cervicale che prevedono gratuitamente il Pap-test e il test per la ricerca del HPV-DNA. In Italia, la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente a tutti i ragazzi e ragazze dagli 11 anni di età. I vaccini somministrati proteggono contro i 9 sierotipi di HPV e possono prevenire oltre il 90% delle forme tumorali associate al Papilloma Virus.

2. Sensibilizzazione: la corretta conoscenza dell’HPV da parte dei genitori è fondamentale per sensibilizzare i propri figli sull’importanza della prevenzione. Anche per gli adulti è importante conoscere le caratteristiche del virus, i rischi che ne derivano e i metodi per proteggersi.

3. Educazione sessuale: i ragazzi rischiano di non essere preparati e di contrarre il Papilloma Virus, per questo la prevenzione dovrebbe iniziare già a scuola, dando spazio a programmi di educazione sessuale che offrano agli adolescenti tutte le informazioni utili a prevenire il contagio.

La maggior parte delle infezioni da HPV è transitoria ma molto dipende dal genotipo, oltre che da altri fattori concomitanti. Il 60-90% delle infezioni da HPV, sia da genotipi oncogeni che non oncogeni, viene eliminata dall’organismo grazie al sistema immunitario entro 1 o 2 anni dal contagio.
Quando invece l’infezione diventa persistente può determinare l’insorgenza di lesioni benigne e maligne della cute e delle mucose. L’infezione mostra un picco principale nelle giovani donne intorno ai 25 anni ed un secondo picco intorno ai 45 anni (dovuto in particolar modo al manifestarsi di infezioni persistenti di lunga durata). Negli uomini, invece, la prevalenza rimane costante nel corso della vita.

L’infezione da HPV è la più diffusa infezione sessuale e il secondo agente patogeno responsabile di cancro nel mondo. È stato stimato che oltre l’80% delle donne e degli uomini sessualmente attivi contrarrà almeno un’infezione da HPV entro i 45 anni di età.

L’HPV si contrae per via sessuale, anche se non necessariamente in seguito a un rapporto sessuale completo. Tra i fattori che possono aumentare il rischio di contagio troviamo: un elevato numero di rapporti sessuali non protetti con partner diversi, un sistema immunitario compromesso e il fumo.

In Italia sono oltre 6000 i casi di tumore che ogni anno sono riconducibili al Papilloma Virus. Si stima che l’HPV sia responsabile di circa il 97% dei tumori della cervice uterina, dell’88% dei tumori anali, del 70% dei tumori vaginali, del 50% dei tumori del pene e del 43% dei tumori vulvari e di circa il 26-30% dei tumori del distretto testa-collo.